La simbiosi, fra vantaggi e svantaggi

Un’Associazione… senza tessera!

La simbiosi, dal greco συμβίωσις, “convivenza”, è un’associazione fra organismi diversi, animali o vegetali, e può presentarsi in diverse forme. Possiamo quindi avere mutualismo, parassitismo, commensalismo, foresi o inquilinismo.

Nel nostro breve excursus su questo tipo d’interazione biologica fra specie, esamineremo ognuna di queste modalità con le quali gli organismi possono relazionarsi fra loro.

Su, facciamo un’incursione nel mondo delle associazioni… senza tessera!

Mutualismo  (insieme si sta meglio)

Nella foto qui sopra abbiamo un classico esempio di simbiosi mutualistica. Alcune specie di pesci della famiglia Pomacentridi, come il pesce pagliaccio Amphiprion ocellaris (sì, proprio lui: il grazioso pesciolino protagonista del film di animazione “Alla ricerca di Nemo”), e certe specie di anemoni di mare, come Heteractis magnifica, sono legati da mutualismo.

Vivendo a stretto contatto, le due specie si proteggono a vicenda dall’attacco dei predatori. Chi vuol mangiarsi il colorato pesciolino, è scoraggiato dai tentacoli urticanti dell’anemone; a sua volta, questo è difeso dal suo aggressivo amico pinnuto, se qualcuno decide di… cenare con lui!

Questo tipo di simbiosi è pertanto vantaggiosa per entrambi i partners.

Ma il mutualismo può avvenire anche fra animali e vegetali. Ad esempio fra certe formiche Pseudomirmex e alberi di Acacia drepanolobium. Le due specie hanno diversi vantaggi reciproci: le formiche fanno il nido nelle spine della pianta e si nutrono di sostanze prodotte da speciali strutture del vegetale, i cosiddetti corpi del Belt. Le acacie, invece, ottengono protezione dai predatori. In più, sfoltendo la vegetazione, diminuiscono la competizione per la luce a parte di altre piante.

Api, vespe e altri insetti sono in simbiosi mutualistica con numerose specie di piante, che vengono da loro impollinate mentre si nutrono del nettare prodotto dai fiori, e questo tipo di associazione è molto importante per l’uomo, poiché la maggior parte delle specie coltivate dipendono dall’interazione fra questi organismi, per produrre i frutti! Il rapporto mutualistico tra piante e insetti impollinatori è diventato ormai così stretto in milioni di anni di coevoluzione e specializzazione che le une senza gli altri si estinguerebbero, e viceversa! Guai quindi a dimenticare o sottovalutare i delicati equilibri presenti negli ecosistemi di tutto il mondo, messi purtroppo a dura prova dal nostro inquinamento, surriscaldamento globale e deforestazione massiva.

Commensalismo, inquilinismo et alia

(So che mi offri il pranzo e un tetto… anche se non te lo chiedo)

Qui siamo alla presenza di un’interazione biologica in cui gli individui di una specie ottengono benefici mentre quelli dell’altra non hanno particolari vantaggi, ma non ne sono comunque danneggiati o infastiditi. Il commensale (chi beneficia) può ottenere sostanze nutritive (commensalismo), riparo, sostegno o anche utilizzare l’altra specie come… mezzo di trasporto (foresi) e abitazione (inquilinismo).

Non ci credi? Eccoti un esempio, fra i molti osservati, dove abbiamo a che fare con Artropodi -in particolare insetti–  e mammiferi, e il luogo dove avviene questa associazione è L’America Centrale e del Sud. La falena Bradipodicola hahneli vive nella pelliccia del bradipo tridattilo (Bradypus tridactylus) che, nel suo lento incedere, trasporta i Lepidotteri, fornendo loro cibo -la pelliccia è ricca delle alghe di cui si nutre la farfalla- e permettendo anche lo sviluppo delle larve, che possono trovare anche nuovi luoghi da colonizzare. Due piccioni con una fava!

Altri esempi provengono dalle remore, pesci che possiedono un apparato per attaccarsi a diversi animali marini (es. squali, tartarughe, razze e balene) non solo per essere trasportati, ma anche per cibarsi dei loro residui organici.

Fra gli uccelli, alcuni si nutrono degli insetti che trovano nella pelliccia di diverse specie di mammiferi, come per esempio ruminanti al pascolo, e altri approfittano, per nutrirsi, dei residui di cibo rimasti fra i poderosi denti degli ippopotami o dei coccodrilli!

Parassitismo (so che mi odi, ma non posso farci niente)

Questa volta la musica cambia: il parassita, diversamente dal simbionte, trae vantaggio per sé, ma crea un danno all’ospite. Questa forma di simbiosi è diffusissima in natura e il parassita può essere un vegetale, un animale, ma anche un microorganismo.

Esistono diverse forme di parassitismo, fra le quali, citandone alcune, troviamo l’endoparassitismo (il parassita vive all’interno del corpo dell’ospite), l’ectoparassitismo (il parassita vive all’esterno del corpo dell’ospite), il cleptoparassitismo (il parassita ruba il cibo all’ospite) e anche l’autoparassitismo (un individuo si sviluppa a spese di un altro della stessa specie).

Per capirci meglio, le zanzare sono ectoparassiti di diverse specie di animali a sangue caldo, tra le quali, guarda un po’, anche Homo sapiens come ognuno di noi ben sa.

Al contrario, virus, batteri, nematodi ed altri vermi meglio conosciuti come le tenie, sono classici esempi di endoparassiti.  Tra i cleptoparassiti, invece, gli esempi in natura sono tantissimi, sia in mare che sulla terraferma: gli uccelli che rubano il cibo ai predatori della savana sono un esempio fra questi tipici ladruncoli impuniti, mentre si potrebbe arrivare ad estremizzare come autoparassitismo il feto che cresce dentro la madre, “rubandole il sostentamento” attraverso il cordone ombelicale.

Citando insetti comuni, anche certe specie di mosche e cimici nonchè pulci e pidocchi, sono considerati (ecto)parassiti, ed esistono anche organismi che esercitano questa forma di simbiosi sugli insetti stessi, come alcune specie di funghi del genere Ophiocordyceps.

Collezionismo (sull’Arca di Noè)

No, il collezionismo non è un’altra forma di associazione simbiotica!

Però, se vieni a trovarci nel sito dell’Arca di Noè, potrai incontrare molte specie che vivono in simbiosi, e appartengono a differenti specie. Potrai così arricchire la tua collezione, e anche approfondire le conoscenze zoologiche con le nostre pubblicazioni della sezione libri e testi scientifici! Se poi invece le tue collezioni rischiano di essere infestate dai parassiti che se ne nutrono, clicca qui e troverai diverse sostanze repellenti (tarmicidi, antiparassitari, veleni ed insetticidi) utili a combattere questi odiosi flagelli!

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