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Rattus rattus Cranio Ratto Nero Topo Mammiferi Roditori Muridi

Prezzo :
37,40
  • Codice Prodotto: T25995
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Descrizione

Provenienza : Italia

Misura : cm 3,3


Cranio di Ratto Nero Topo Rattus rattus cm 3,3 Mammiferi Roditori Muridi, completo di mandibola, pezzo unico, come in foto.
Famiglia: Muridae (muridi o topi).
Nome comune: Ratto Nero, Ratto dei  Tetti o Ratto Comune.
Sin. Mus rattus.


Il Ratto Nero (Rattus rattus Linnaeus, 1758) è un mammifero roditore appartenente alla famiglia Muridae.
È inserita nell'elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo. Misura dai 30 ai 40 cm, coda inclusa, con un peso fino a 300 gr. I ratti neri vivono in gruppi numerosi fra i quali è presente una rigida gerarchia. Durante il giorno tendono a riposarsi in nidi costruiti con steli d'erba e foglie, situati generalmente in alto, ad esempio fra le fronde di un albero o ai piani alti di un edificio (in particolare nelle soffitte, da cui il nome comune di "ratto dei tetti"): solo raramente scavano tane ipogee. Possono riprodursi durante tutto l'anno fino a cinque nidiate. Per muoversi a grandi altezze, il ratto nero utilizza la lunga coda come un contrappeso durante i suoi movimenti, per mantenere l'equilibrio ed evitare di cadere.
A differenza dei ratti delle fogne, il ratto nero è prettamente erbivoro: si nutre in prevalenza di cereali, frutta e granaglie, depredando i silos nelle aree rurali e portuali e causando danni anche ingenti, in quanto contamina il cibo con urina ed escrementi, rendendosi così veicolo di numerose malattie come la leptospirosi. All'occorrenza, il ratto nero non disdegna di nutrirsi anche di insetti o di altri invertebrati, mangiando in caso di necessità qualsiasi cosa riesca a digerire.
La specie, con tutta probabilità originaria dell'Asia, si diffuse al seguito dei commercianti arabi, raggiunse l'Europa con le navi di ritorno dalla Terra Santa durante le crociate, e si diffuse man mano in tutto il mondo.
Si ritiene che l'arrivo del ratto nero in Europa abbia preceduto di sei secoli quello del ratto grigio: esso coincise con lo scoppio dell'epidemia di peste bubbonica che sconvolse il continente, provocata da batteri trasportati dalle pulci appartenenti alla specie Xenopsylla cheopis, che prospera nel pelame di questi animali. Il ratto grigio, più aggressivo e adattabile, ha rimpiazzato nel tempo il ratto nero in gran parte delle aree temperate e fredde del suo areale, mentre nelle aree tropicali è il ratto nero ad avere la meglio nella competizione. Pare infatti che il ratto nero sopporti anche climi sia più caldi che più freddi rispetto al ratto grigio.
Sono state riconosciute tre sottospecie: Rattus rattus alexandrinus, Rattus rattus frugivorus e Rattus rattus rattus.
Cranio: rispetto al Ratto Bruno, presneta differenze consistenti a livello cranico, in particolare il ratto nero non possiede le due creste ossee laterali tipiche invece del ratto grigio, mentre il cranio è più stretto ed allungato, con orbite oculari di maggiori dimensioni e molari di forma differente.

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