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Vulcano St. Augustine Cenere Minerali Grezzi Lapilli Bombe Lava Pomice Pietre Rocce Collezionismo

Prezzo :
47,40
  • Codice Prodotto: M23785
  • Prodotto Disponibile
Quantità :  

Descrizione

Provenienza : Alaska (USA)

Misura : provetta mm 44 x 10 diam.


Campione di Cenere Vulcanica Minerali Grezzi Lapilli Bombe Lava Pomice Pietre Rocce da Collezione.
Rara raccolta di Sabbia vulcanica eruttata dal Vulcano Monte St. Augustine, costituita da particelle grossolane e a grana fine, raccolta ad Anchorage in Alaska dopo l'eruzione del 27 Marzo 1986.
Una cenere inusuale, in quanto composta da diversi tipi di rocce e minerali, che ricorda un materiale simile eruttato dal Monte St. Helens.

Allegata alla provetta una scheda geologica descrittiva esauriente (località, cronistoria del vulcano e delle sue eruzioni, ecc.).

La cenere vulcanica è costituita da piccoli tephra, che sono frammenti di roccia polverizzata e vetro originatisi dalle eruzioni vulcaniche, con diametro inferiore a 2 millimetri (0,1 pollici). La cenere viene creata quando la natura solitamente violenta di un'eruzione che produce magma e vapore, coinvolge la roccia solida che circonda la bocca del vulcano, che viene dilaniata in particelle di argilla e sabbia.
La cenere è etichettata e contenuta in una provetta con tappo (mm 44 x 10), da cui può essere facilmente rimossa qualora sia necessario per lo studio al microscopio.
Come con tutte le ceneri vulcaniche, il materiale deve essere maneggiato con cura e non inalato.



Il vulcano St. Augustine, che fa parte della Catena delle Aleutine, è formato da un duomo lavico e da un complesso di colate laviche, circondato da detriti piroclastici. Il vulcano, che costituisce l'isola omonima (Augustine Island) del tutto disabitata, ha una forma quasi circolare con una superficie di 83,872 km²; è larga 12 x 10 km, con un picco di vetta centrale quasi simmetrico ad un'altitudine di 1.260 m.
L'isola-vulcano si trova in Alaska (USA), nella baia Kamishak, all'ingresso meridionale della baia di Cook. La città di Anchorage si trova a 280 km in direzione nord-est.
L'isola è costituita principalmente da depositi di eruzioni del passato. Gli scienziati sono stati in grado di discernere che il crollo del duomo precedente ha provocato grandi valanghe.
La vetta è costituita da diversi complessi di cupola lavica sovrapposti formati durante molte eruzioni storiche e preistoriche. La maggior parte dei detriti frammentari esposti lungo i suoi pendii comprende blocchi angolari di andesite.
I depositi sulle fiancate inferiori ricordano sia topograficamente che litologicamente quelli della grande valanga di frane o detriti che ha dato inizio alla spettacolare eruzione del Monte St. Helens del 18 maggio 1980.
Il capitano James Cook della Royal Navy raggiunse l'isola il 26 maggio 1778, giorno di Sant'Agostino e la chiamò Saint Augustine Island; alla fine del XVIII secolo nelle carte era indicata come Mount Saint Augustine. Il navigatore spagnolo Ignacio de Arteaga y Bazán la registrò nel 1779 con il nome di Pan de Azúcar (pan di zucchero).
Il capitano Teben'kov della Marina imperiale russa, nella sua mappa del 1852, la chiamava Čërnoburoj, che in italiano significa "marrone scuro" e, nel 1867, anche la National Geodetic Survey degli USA la indicava con il corrispettivo termine inglese Blackbrown Island.

Eruzioni:
1883: prima eruzione documentata da scritti contemporanei
1935
1944
1963-64: l'11 ottobre 1963 una serie di eruzioni si era susseguita per un periodo di 10 mesi, di cui le maggiori il 17 novembre e il 19 agosto 1964
1971
1976: attività eruttiva ed esplosiva tra il 22 e il 25 gennaio; un'intensa eruzione il 6 febbraio seguita da altre nell'aprile dello stesso anno
1986: il 27 marzo del 1986 l'eruzione depositò cenere su Anchorage e interruppe il traffico aereo nell'Alaska centro-meridionale
1994, L'11 gennaio il vulcano St. Augustine scoppiò alle 13:44 e alle 14:13
 2005: a metà dicembre del 2005 iniziò gradualmente un'attività vulcanica con un pennacchio di vapore di anidride solforosa e un nuovo rivestimento di cenere sul suo picco attualmente innevato, assieme a centinaia di piccole scosse sismiche che sfociarono in un forte terremoto l'11 gennaio 2006, seguito da fenomeni esplosivi che raggiunsero i 10 km di altezza; altre potenti esplosioni seguirono il 13 e il 14 gennaio con eruzioni di lava nei giorni successivi.
L'eruzione consisteva in quattro "fasi", che continuarono sino a marzo 2006. Sono state generate diverse colonne di cenere, raggiungendo i 14 km nell'atmosfera. Le numerose esplosioni hanno creato un cratere largo 20-30 metri nella nuova cupola di lava.
Il 22 settembre 2007, l'Alaska Volcano Observatory ha riferito che l'attività sismica superficiale era aumentata durante la settimana. Tuttavia, l'attività era inferiore al suo livello durante i mesi precedenti all'eruzione del 2005-2006.

Disponibili sul nostro sito, oltre a ceneri, pomici e bombe vulcaniche, anche diverse rocce di origine vulcanica, come Lacrime d'Apache, zolfo, ossidiana, tufo, cristalli di gesso, ecc.

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