Saccocoma Crinoide Fossile Giglio Marino Stella Mare Piumata Preistorica Mesozoico Giurassico Collezione (2)

Descrizione

Provenienza : Germania (Solnhofen, Baviera)

Era Geologica : Giurassico superiore (Titoniano)

Età : 150 milioni di anni

Misura : cm 8,5 x 8

Raro ! Crinoide Fossile Giglio di Mare Stella Piumata mm 37 su matrice mm 85 x 80 Saccocoma tenella Invertebrati Echinodermi Crinozoi Crinoidei Roveacrinidi Preistorici Estinti Mesozoico Giurassico Collezionismo Paleontologia Museo.

Notevole reperto fossile di Crinoide Saccocomidae del Giurassico, dai depositi di calcare di Solnhofen, nel sud della Germania. Campione rappresentativo da collezione di alta qualità e in perfetto stato di conservazione, con evidenti ed apprezzabili dettagli del calice globuloso formato da piastre radiali  ampie e sottilissime, e delle cinque braccia biramificate.
Il colore della foto ingrandita è stato volutamente alterato in blu per meglio evidenziare il delicato reperto.
Pezzo unico, come in foto.

Saccocoma Stelle Piuma) è un genere estinto di Crinoidi che visse dal Giurassico superiore al Cretaceo inferiore in Europa e Nord America. Attualmente sono conosciute solo quattro specie.
Solo Saccocoma tenella (Goldfuss, 1831), rinvenuta a Solnhofen in Baviera è conosciuta da campioni completi. Con l'eccezione del calcare di Solnhofen, in cui gli esemplari perfettamente conservati si trovano spesso integri, generalmente si rinvengono solo elementi isolati dell'esoscheletro, ottenuti ed analizzati con metodi micropaleontologici. Questi piccoli crinoidi natanti avevano un diametro massimo (comprese le braccia) di soli 5 centimetri circa. Il corpo ha la dimensione di un pisello, e mostra la tipica simmetria pentaradiata degli echinodermi superiori. Dal corpo si dipartono cinque sottili coppie di braccia piumate che si biforcano molto presto, in modo che il Saccocoma apparentemente sembra avere dieci braccia. La bocca è situata sul lato ventrale del corpo. L'animale si ipotizza potesse nuotare solamente mediante le parti ciliate delle braccia, essendo queste probabilmente troppo rigide per consentire dei veri movimenti, ed erano soprattutto utilizzate per filtrare il cibo dall'acqua in direzione della bocca. I crinoidi natanti erano spesso predati dalle ammoniti, come risulta da coproliti (feci fossili) di questi cefalopodi.
Nel Medioevo che non si conoscevano i crinoidi, si credeva che i fossili rinvenuti a Solnhofen fossero tracce diaboliche e poi ancora interpretate come eredità del Diluvio biblico. Nel 1616 il botanico Basil Besler (1561-1629) ipotizzò che i crinoidi Saccocoma di Solnhofen fossero ragni fossili, mentre il medico Johann Jakob Baier (1677-1735) interpretò per la prima volta questi fossili come delle stelle marine.

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