L’era dello Scorpione

Paleozoico, 430 milioni di anni fa. Le specie sopravvissute alle glaciazioni riprendono lentamente i loro cicli vitali, pronte a nuove sfide evolutive. Più dell’85% delle forme di vita che popolano i mari sono scomparse; brachiopodi, bivalvi, echinodermi, briozoi e coralli sono i gruppi tassonomici più colpiti dall’estinzione di massa. L’albero della vita produce nuove ramificazioni in ogni ambiente; specie che popolavano i mari iniziano nuovi percorsi colonizzando le terre emerse. Il gruppo degli euripteridi, o gigantostraci, noti anche come “scorpioni di mare”, parenti stretti dei Limuli, dà origine a numerosi gruppi di organismi terrestri, fra i quali i protagonisti della nostra storia: gli scorpioni.

Gli scorpioni sono campioni di sopravvivenza      

Nel corso del tempo, gli scorpioni si sono adattati a una grande varietà di ambienti: tranne l’Antartide, non c’è continente che non li ospiti; le specie scoperte finora sono più di 2000; di queste, molte sono presenti in zone secche e aride, come i deserti; altre, come lo scorpione nero di Giava, Heterometrus cyaneus,  lo scorpione nero della Thailandia, Heterometrus laoticus, o Buthus marthensis, lo scorpione cinese, popolano zone tropicali o subtropicali, dove il tasso di umidità è elevato. Questi animali sono veri campioni di sopravvivenza, dalle caratteristiche vitali straordinarie: per esempio, il tasso metabolico molto basso permette loro di vivere anche un anno senza cibo; grazie alla presenza di polmoni a libro, gli scorpioni possono rimanere sott’acqua anche fino a quarantotto ore senza subire alcun danno.

Danze riproduttive

Sapevate che gli scorpioni sono ballerini provetti? Quando maschio e femmina s’incontrano, prima di accoppiarsi, si producono in una  danza di corteggiamento, chiamata “promenade à deux”: il maschio “abbraccia” la femmina con i pedipalpi, -appendici prensili che negli scorpioni si sono trasformati in chele, simili a quelle dei granchi– e la guida in una articolata danza per diversi minuti; dopo aver trovato il luogo adatto, deposita la sua spermatofora nel terreno, vi spinge sopra il partner e… il gioco è fatto! Ora la femmina fecondata tratterrà le uova nel suo corpo (un periodo variabile tra due e diciotto mesi, secondo la specie) per permettere agli embrioni di svilupparsi. Affascinante, vero?

Nursery integrata

Negli scorpioni le uova si sviluppano all’interno del corpo del genitore, diversamente dalla maggior parte degli insetti (gli scorpioni, come i ragni, non sono insetti) dove l’incubazione avviene al di fuori del corpo materno. In alcune specie, le uova sono alimentate direttamente dalla madre, altre hanno una riserva energetica propria, sottoforma di tuorlo. Una volta nati, i piccoli si aggrappano alla mamma, che li proteggerà, trasportandoli sul dorso fino alla prima muta, come una vera baby-sitter… ambulante! Ognuno di loro è ora pronto per iniziare il suo percorso di vita in autonomia.

Veleni e… antidoti!

Chele spalancate in atteggiamento aggressivo, pungiglione velenoso pronto a scattare: ecco l’immagine dello scorpione nell’immaginario collettivo! Certamente incontrare uno di questi animali in natura è un’esperienza emozionante ma anche potenzialmente pericolosa, poiché tutte le specie di scorpioni sono dotate di veleno, più o meno potente, secondo la specie. Ma non serve avere un antidoto per ammirare queste seducenti creature: larcadinoe.com di dà possibilità di ammirare molte specie in totale sicurezza!

 Incontrare gli scorpioni

Euscorpius italicus e Euscorpius flavicaudis sono le specie più comuni in Italia; animali  d’indole solitaria, si muovono prevalentemente di notte e non sono particolarmente dannosi poiché il loro veleno produce effetti paragonabili a quelli di una puntura d’ape. Diventano pericolosi quindi solo per i soggetti che presentano allergie o intolleranze al veleno. L’allevamento di scorpioni è possibile ed è un’attività che richiede passione e tempo ma soprattutto  le conoscenze e attrezzature appropriate; sia generali, sia riguardo alla specie che ci interessa. Ricordiamo comunque che allevare e vendere aracnidi vivi in Italia è proibito per Legge.

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