Paure e fobie

La paura, un’emozione che può salvare la vita

La paura è un’emozione indotta da situazioni minacciose o pericolose, che può essere reale, ma anche evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia. Negli animali, questo stato emotivo provoca un cambiamento fisiologico che li prepara a predisporre le difese più opportune per far fronte alla situazione di emergenza; normalmente, la fuga, oppure il fronteggiare il pericolo, sono i comportamenti più diffusi, ma esistono anche reazioni diverse.

La tanatosi, per esempio, è una di queste forme alternative alla fuga o alla lotta, che consente a diverse specie di superare indenni situazioni di grande pericolo, come il rischio di un’eventuale aggressione da parte di un predatore. Alcuni Rettili, come la biscia dal collare (Natrix natrix), quando sono in pericolo, fingono di essere morti, e in questo modo scoraggiano il nemico; Bufo superciliaris, un Anfibio africano, se minacciato, si distende a gambe all’aria, con gli arti ripiegati, imitando la postura cadaverica.

Questo fenomeno è presente anche negli Uccelli, Pesci e Mammiferi; in questi ultimi, un caso curioso è quello dell’opussum della Virginia (Didelphis virginiana) che, in situazioni pericolose, entra in uno stato fisiologico simile al coma, con occhi spalancati e lingua a penzoloni, che fanno desistere l’assalitore!

Le fobie: difese esagerate

La paura può avere diversi livelli d’intensità; se ci riferiamo agli esseri umani -dove questa emozione è stata a lungo studiata- può manifestarsi anche come disturbo psichico: quando un soggetto prova una sensazione di paura angosciosa, stimolata da una certa situazione, per esempio per mezzo della vista di un oggetto o anche attraverso una pura rappresentazione mentale, siamo in presenza di una fobia (dal greco φόβος, phóbos, “panico, paura”).

Le persone fobiche riconoscono l’irrazionalità del loro comportamento, ma non riuscendo a gestire la forte ansia, sono obbligate a mettere in atto meccanismi di compensazione, per evitare o mascherare la situazione paventata e sentirsi meglio.

Un nome per ogni fobia

Il mondo delle fobie è vario e complesso, e comunemente si accetta la classificazione delle fobie in tre gruppi:

  1. Fobie specifiche. Sono le più comuni, e riguardano oggetti particolari, come per esempio animali, altitudine, siringhe.
  2. Fobie sociali. Quando i soggetti provano ansia estrema in situazioni pubbliche.
  3. Fobie ambientali. Tipiche sono l’agorafobia, la paura di essere soli in spazi aperti, e la claustrofobia, la paura di rimanere rinchiusi in spazi ristretti.

Guardiamo un po’ più da vicino alcune fobie del primo gruppo, ovvero le varie forme di zoofobia, le paure che si riferiscono agli animali.
Iniziamo col dire che ogni fobia ha un nome, che si riferisce all’oggetto di cui il soggetto ha una irrazionale paura; quindi abbiamo, per esempio:

Aracnofobia

dal greco antico: ἀράχνη, aráchnē, «ragno» e φόβος, phóbos, «paura». E’ l’irrazionale paura dei ragni. Le persone aracnofobiche tendono a sentirsi a disagio in qualsiasi ambiente che ritengono possa ospitare ragni, o che manifesti segni visibili della loro presenza, come le ragnatele.

 

Chiroptofobia

I Chirotteri (dal greco χείρ – cheir, “mano”and πτερόν – pteron, “ala”) sono i pipistrelli; chi soffre di questa fobia, può avere disturbi anche importanti, in presenza di questi Mammiferi.

 Entomofobia

La fobia degli Insetti può provocare sensazioni che vanno da una lieve ansia a forti attacchi di panico. Si crede che circa il 6% della popolazione mondiale soffra di questa fobia; fra gli insetti, si parla di Apifobia (melisofobia) quando le persone provano paura  nella vicinanza di api, bombi e vespe (ricordiamo che si tratta sempre di panico incontrollato, non giustificata prudenza dovuta al legittimo desiderio di non voler essere punti), e di Lepidotterofobia quando i soggetti hanno un ingiustificato timore di farfalle e falene. La Mirmecofobia è invece l’irrazionale paura delle formiche: gli individui che le temono, manifestano in diversi modi la loro avversione, dalla semplice repulsione alla presenza di questi Imenotteri, fino alla paura di un’invasione domestica di formiche, o anche temendo la contaminazione del loro cibo da parte di questi laboriosi animali, con ciò che ne consegue nel tentare di osteggiarla.

 Erpetofobia

Rettili come serpenti, lucertole, coccodrilli, ma anche Anfibi, per esempio i rospi, sono gli oggetti di questa fobia, che, inaspettatamente, è tra le più diffuse nel mondo. La famosa principessa che, baciando un rospo, spezza l’incantesimo con cui è stato trasformato il suo principe, probabilmente deriva proprio da questa fobia, la cui origine forse risale a quando i nostri antenati sono infelicemente incappati nei micidiali rospi velenosi e mortali tipici di alcune regioni tropicali.

Ittiofobia

Chi ha la fobia dei Pesci, sperimenta una paura esagerata di qualsiasi pesce, indipendentemente dalla sua reale pericolosità o dimensione. Coloro che soffrono di questa condizione spesso manifestano una grande repulsione verso tutto ciò che riguarda il pesce, anche come cibo; una forma particolare di questa fobia è la Selacofobia, che riguarda gli squali. Attenzione però a non confondersi con coloro che semplicemente non gradiscono il gusto del pesce o si tengono prudentemente e/o saggiamente lontani da tutto ciò che proviene dai nostri mari sempre più inquinati e impregnati di microplastiche.

Ornitofobia

Un terrore irragionevole, alla vista di qualsiasi volatile, attanaglia chi ha la fobia degli Uccelli; l’intensità delle sensazioni provocate dalla vista di un pennuto, o dal timore di essere aggrediti da un uccello -anche il più piccolo e innocuo- può essere così elevata da interferire con la qualità della vita; onde evitare situazioni da loro ritenute pericolose può addirittura costringere le persone a chiudersi in casa, pur di non incontrare i temuti animali!

La fobia… dell’Arca di Noè, invece, a quanto pare non è ancora stata descritta, se non forse per alcuni degli articoli che trattiamo, perciò vieni sul nostro sito senza paura!

Se invece soffri di una delle fobie su descritte, ma stai provando a vincerle o ad esorcizzarle in qualche maniera, concediti se puoi una “full immersion” virtuale a distanza nel mondo delle innumerevoli specie animali che da sempre sono state considerate dagli esseri umani come potenziali pericoli ma che,  proprio per questo, hanno aiutato gli uomini a sopravvivere, stimolandoli all’elaborazione di utili comportamenti di protezione: le fobie non sono altro che inconsci meccanismi di difesa, sebbene portati all’eccesso.

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